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Invece vorrei giocare

Invece vorrei giocare

Cairoli Laura

IO STO CON LA CHIESA

Tutto per Te, o Cuore sacratissimo di Gesù

E se andassi a confessarmi?

**********     I foglietti di "Credere" risposte alle tue domande - Bayard/Croire - Traduzione di Enrica Zaira Merlo - Editoriale San Paolo      **********         
     
  "Mi vado a confessare non per sentire cose interessanti o vedere che consigli mi danno, ma perchè sono io a dovermi sottomettere alla potenza di Dio, e questo mi basta, mi dà gioia e pace". Cardinale C. M. Martini  
     
  COME CI SI CONFESSA?  
  La forma di quello che oggi si chiama "sacramento del perdono" o della "riconciliazione" è molto cambiata! Sempre più cristiani, e in particolare i giovani, scoprono questo sacramento, che per parecchio tempo è stato trascurato da molti. Tanto meglio! Perchè "confessarsi" faceva paura! Si doveva fare un elenco dei peccati, fare un "esame di coscienza", inginocchiarsi in un confessionale e confessare i propri sbagli, senza dimenticarne neanche uno.
Oggi il sacramento del perdono torna a essere quello che non avrebbe mai dovuto cambiare: la possibilità di un vero dialogo pieno di fiducia e un incontro di preghiera con un sacerdote, un autentico mezzo per incontrare Dio personalmente e misteriosamente. Confessarsi significa presentarsi, così come siamo, con le nostre qualità e debolezze, davanti a Lui. E ricevere il Suo perdono.
 
     

 

  PERCHE' CONFESSARSI?  
  Tutti, prima o poi, desiderano fare il punto sul modo in cui si sta svolgendo la loro vita. Tutti possono avere difficoltà in campo affettivo, professionale, amicale. Alcune scelte sono giuste, altre meno, ci sono parole di cui ci si pente, altre che sono risultate fruttuose, o sentimenti profondi che innervosiscono, turbano, fanno male. Oppure azioni gravi che pesano terribilmente sulla coscienza. Confessarsi, significa mettere tutto questo, con l'aiuto di un sacerdote, sotto gli occhi Dio. Significa sentire nel proprio cuore la Sua tenerezza e il Suo perdono.  
     

 

  PREPARARSI PER LA CONFESSIONE  
 

E' un passo abbastanza importante da dedicargli una buona riflessione!

Non si richiede un elenco dei peccati, o un'introspezione rigorosa per esaminare tutte le proprie azioni, anche minime. Ma bisogna ripensare sinceramente ai fatti essenziali della propria vita. Si può anche scegliere un passo del Vangelo che ci ha particolarmente toccato e di cui si vorrebbe parlare con il sacerdote.

 
     

 

  PREPARARSI PER LA CONFESSIONE  
 

E' un passo abbastanza importante da dedicargli una buona riflessione!

Non si richiede un elenco dei peccati, o un'introspezione rigorosa per esaminare tutte le proprie azioni, anche minime. Ma bisogna ripensare sinceramente ai fatti essenziali della propria vita. Si può anche scegliere un passo del Vangelo che ci ha particolarmente toccato e di cui si vorrebbe parlare con il sacerdote.

 
     

 

VEDERE QUELLO CHE NON VA

 

Non si tratta di elencare peccati formali - anche se è un bene dire esplicitamente quali azioni, di cui si è coscienti, ci hanno allontanato da Dio - ma di dire a Dio quel che si vorrebbe cancellare, quello che ci rende inquieti. Spesso sono atteggiamenti, pensieri, modi di essere legati a movimenti psicologici profondi: orgoglio, gelosia, collera. Si può rimpiangere di non aver potuto instaurare rapporti sinceri con qualche persona, essere turbati da desideri particolari, movimenti incontrollati dell'animo. Può anche capitare di avere cose gravi da confessare. Si tratta di mettersi con tutta semplicità davanti a Dio e di chiedergli la guarigione e il perdono. Confessarsi significa chiedere a Dio di purificarci, illuminarci, guarirci da pesantezza, tristezza, scetticismo. Significa fare appello al Suo amore, che compatisce, perfeziona e solleva.

"Signore, Tu conosci tutto; Tu sai che Ti voglio bene!" Giovanni 21,17

FINIRE CON UNA PREGHIERA

 

Si può concludere la confessione con una preghiera detta insieme al sacerdote. Prima di pronunciare, in nome di Dio, le parole di perdono (o di assoluzione), il sacerdote può leggere un passo del Vangelo e commentarlo, in funzione di quello che gli è stato detto. Può anche dare consigli, chiarire un punto piuttosto che un altro.

Ma l'importante è la semplicità e la sincerità del passo compiuto. La pace e la gioia che ne derivano sono il frutto di questo profondo rivolgersi a Dio. Confessarsi libera e rende felici.

E POI?

 

Bisogna prendere la decisione di cambiare!

Soprattutto se i peccati confessati sono gravi e provocano pesanti ripercussioni su di sè e sugli altri. Talvolta, si deve riorganizzare la propria vita: è una conseguenza da tener presente. Essere perdonati implica pensare a un nuovo inizio. La forza di Dio accompagna sempre chi desidera allontanarsi dal male.

Domande...

Bisogna confessarsi spesso?

Dipende da ognuno di noi! E dai pesi che si portano. Molti si sentono veramente in difficoltà confessandosi e lo fanno raramente.

Altri ne hanno scoperto tutti i benefici spirituali e anche psicologici, e lo fanno spesso!

Se si aspira a una vita cristiana autentica, confessarsi almeno due volte l'anno è una  media accettabile!

Il sacerdote ha il diritto di farmi domande indiscrete?

 

Il sacerdote, come il Dio dei Vangeli, accoglie con bontà quelli che vengono a confidargli la loro vita. Il suo ruolo consiste unicamente nell'ascoltare.

Naturalmente può fare domande per rendere più chiara la vostra verità. Ma le sue parole saranno discrete e rispettose. I problemi più intimi, ad es. sulla vita coniugale, saranno affrontati solo dietro vostra richiesta.

Esistono peccati più gravi di altri?

 

Sì, certamente. Il furto, l'omicidio, la menzogna, sono peccati gravi. Ma ve ne sono altri che offuscano il nostro rapporto con Dio, con gli altri e con noi stessi. Spetta a ciascuno di noi valutare con onestà le conseguenze dei nostri comportamenti, e vedere se sono conformi al bene. Per questo la nostra coscienza spesso ha bisogno di essere illuminata.

Dove confessarsi?

 

In parrocchia, o in un centro spirituale.

Informatevi sugli orari di ricevimento dei sacerdoti. La vigilia delle grandi festività, le parrocchie organizzano, anche "veglie" o "giornate" del perdono, durante le quali viene proposto un periodo di preparazione e di celebrazione, con la possibilità di ricevere in seguito, personalmente, il sacramento di riconciliazione. Si deve essere battezzati per ricevere il sacramento del perdono. Ma nessuno vi impedisce di andare da un sacerdote e parlargli!

Si può dire tutto?

 

Il sacerdote non è uno psicologo! Quindi si può parlare di qualsiasi argomento, ma con pudore. Un sacerdote però deve poter comprendere tutto: vita professionale, familiare, coniugale. Vincolato dal segreto della confessione, non può rivelare nulla di quello che ascolta.

  Consigli pratici per una buona confessione  
 

Prima di tutto, presentatevi al sacerdote, a grandi linee: situazione familiare, condizioni di vita. Se è passato molto tempo dall'ultima volta che vi siete confessati, ditegli anche questo. Prima di cominciare la confessione, fatevi il segno della croce. Quando il colloquio sarà terminato, potete recitare questa preghiera (ma non è obbligatorio):

"Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati perchè peccando ho meritato i tuoi castighi e molto più perchè ho offeso Te infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col Tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore misericordia, perdonami".

Il sacerdote alza la mano e pronuncia le parole di perdono sacramentali: "Dio, Padre di misericordia, che ha riconciliato a sè il mondo nella morte e risurrezione del suo Figlio, e ha effuso lo Spirito Santo per la remissione dei peccati, ti conceda, mediante il ministero della Chiesa, il perdono e la pace. E io ti assolvo dai tuoi peccati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo". Rispondete "Amen" e fatevi il segno della croce. Il sacerdote poi assegna una penitenza e un testo biblico su cui meditare a casa.

 
     

 

  Per saperne di più  
*

Confessarsi, perchè? Bruno Forte, San Paolo 2007

Il vescovo-teologo più noto d'Italia propone una lettera sulla confessione e le sue motivazioni. I dieci capitoletti vanno dalla domanda radicale sul perchè confessarsi, a quella sul perchè confessarsi da un prete, fino alla gioia della vita nuova nello Spirito.

 

 
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http://www.genitoricattolici.org/confessione.htm

La confessione

 
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