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Invece vorrei giocare

Invece vorrei giocare

Cairoli Laura

IO STO CON LA CHIESA

Gesù Bambino perdonami, Gesù Bambino benedicimi
(da "PREGATE, PREGATE, PREGATE", editrice Shalom)

INNO ALLA SS. TRINITA'

Dio vuole la salvezza degli uomini. Come a Lourdes (1858) e a Fatima (1917), ha fatto parlare la S. Vergine Maria nei nostri tempi anche a Marienfried vicino a Pfaffenhofen (Baviera) nel 1946. La Madonna qui si è rivelata come la Grande Mediatrice delle Grazie. Il messaggio di Marienfried è un richiamo accorato della nostra Mamma Celeste che vuole ricondurre i suoi figli sul cammino della salvezza.

Questo Inno venne cantato il 25 giungo 1946 a Marienfried da una grande schiera angelica durante l'apparizione della Madonna.

Ave o eterno sovrano,

Dio vivente, che esisti dall’eternità!

Giudice tremendo e giusto,

Padre sempre buono e misericordioso!

A te sia resa nuova ed eterna supplica,

lode, onore e gloria,

per mezzo della tua Figlia vestita di sole,

nostra ammirabile Madre! Amen.

“Tu grande Mediatrice di grazie,

- “Prega per noi”!


Ave, o Uomo - Dio immolato

Agnello sanguinante, Re della pace,

Albero della vita, tu nostro Capo,

porta di ingresso al Cuore del Padre,

Figlio eterno del Dio vivente,

che con Colui che è, regni in eterno!

A te sia data potenza, ora e nei secoli,

e gloria e grandezza.

Per mezzo della tua Immacolata Genitrice,

nostra ammirabile Madre! Amen.

"Tu, fedele Mediatrice di grazie,

- "Prega per noi!".


Ave, o Spirito dell’Eterno,

sorgente inesauribile di santità,

operante in Dio dall’eternità!

Torrente del fuoco dal Padre al Figlio,

Uragano impetuoso,

che spiri forza, luce e fuoco

nelle membra del Corpo mistico!

Tu eterno incendio d’amore,

Spirito di Dio che operi nei viventi,

tu rosso torrente di fuoco

che scorri eternamente vivo nei mortali,

a te sia data gloria, potenza e bellezza

ora e in tutta l’eternità

per mezzo della Tua Sposa coronata di stelle,

nostra ammirabile Madre! Amen.

“Tu, Mediatrice di tutte le grazie:

“prega per noi”.

INNO ALLA SANTISSIMA TRINITA'

(Inni dei Primi Vespri della solennità della Santissima Trinità)

 

O Trinità infinita,

cantiamo la tua gloria in questo vespro,

perché nel Cristo tu ci hai resi figli

e i nostri cuori sono tua dimora.


Eterno, senza tempo,

sorgente della vita che non muore,

a te la creazione fa ritorno

nell'incessante flusso dell'amore.


Noi ti cantiamo, o Immenso,

in questo breve sabato del tempo

che annuncia il grande giorno senza sera

in cui vedremo te vivente luce.


A te la nostra lode,

o Trinità dolcissima e beata,

che sempre sgorghi e sempre rifluisci

nel quieto mare del tuo stesso Amore.

Amen.

MIO DIO, TRINITA' CHE ADORO

(della Beata Sr. Elisabetta

della SS. Trinità)

 

Mio Dio, Trinità che adoro, aiutami a dimenticarmi interamente per fissarmi in te, immobile e tranquilla come se la mia anima fosse già nell’eternità. Niente possa turbare la mia pace né trarmi fuori di te, o mio immutabile; ma che ogni istante mi immerga sempre più nella profondità del tuo mistero.

 

Pacifica l’anima mia, rendila tuo cielo, tua dimora prediletta e luogo del tuo riposo. Che io non ti lasci mai solo, ma ti sia presente, con fede viva, immersa nell’adorazione, pienamente abbandonata alla tua azione creatrice.

Gesù, mio diletto, crocifisso per amore, io vorrei coprirti di gloria, vorrei amarti fino a morire. Ma sento la mia impotenza e ti chiedo di rivestirmi di te, di identificare la mia anima a tutti i movimenti della mia anima, di sommergermi, di invadermi, di sostituirti a me, affinché la mia vita sia un riflesso della tua  vita. Vieni in me come Adoratore, come Riparatore, come Salvatore.

 

O Verbo eterno,Parola del mio Dio, voglio passar la vita ad ascoltarti. Voglio rendermi docile ai tuoi insegnamenti per imparare tutto da te: e poi, nelle tenebre dello spirito, nel vuoto, nell’impotenza, voglio fissare lo sguardo in te e restare nella luce del tuo splendore. O mio astro adorato, affascinami, affinché io non possa mia più sottrarmi alla tua luce.

 

O fuoco divorante, Spirito d’amore, sopravvieni in me, affinché si faccia nella mia anima come una nuova incarnazione del Verbo, ed io gli sia una umanità aggiunta in cui egli rinnovi il suo mistero.

 

E Tu, o Padre, degnati di curvarti verso la tua povera creatura, e vedi in essa il Diletto in cui hai messo tutte le tue compiacenze.

 

O miei Tre, mio Tutto, mia Beatitudine, Solitudine infinita, immensità in cui mi perdo, io mi do a voi come una preda: immergetevi in me, affinché io mi immerga in voi, aspettando di venire a contemplare nella vostra luce l’abisso delle vostre grandezze.

NOVENA ALLA SS. TRINITA'

Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.

   Eterno Padre, ti ringrazio che mi hai creato col tuo amore; ti prego di salvarmi con la tua misericordia infinita per i meriti di Gesù Cristo.

                           Gloria al Padre.

   Eterno Figlio, ti ringrazio che mi hai redento col tuo Sangue Preziosissimo; ti prego di santificarmi coi tuoi meriti infiniti.

                           Gloria al Padre.

   Eterno Spirito Santo, ti ringrazio che mi hai adottato con la tua grazia divina; ti prego di perfezionarmi con la tua carità infinita.

                           Gloria al Padre.

O mio Dio, Trinità che adoro

 

Preghiera composta da Suor Elisabetta della Trinità, nata a Camp d’Avor nel 1880 e morta nel Carmelo di Digione nel 1906. Nei pochi anni della sua vita, conobbe esperienze di carattere mistico che comunicò attraverso i suoi scritti. Il mistero trinitario fu al centro della sua esperienza spirituale, dei suoi studi e delle sue meditazioni. Scriveva poco prima di morire: “ Mi sembra che in cielo la mia missione sarà quella di attirare le anime aiutandole a uscire da se stesse per aderire a Dio, con un moto tutto spontaneo e pieno d’amore, e di tenerle in quel grande silenzio interno che permette a Dio di imprimersi in loro, di trasformarle in Lui stesso”.

 

O mio Dio, Trinità che adoro, aiutami a dimenticarmi interamente per stabilirmi in Te, immobile e quieta come se la mia anima fosse già nell’eternità; che nulla possa turbare la mia pace o farmi uscire da Te, mio immutabile Bene, ma che ogni istante mi porti più addentro nella profondità del Tuo mistero. Pacifica la mia anima, fanne il Tuo Cielo, la Tua dimora preferita e il luogo del Tuo riposo; che io non Ti lasci mai solo, ma sia là tutta quanta, tutta desta nella mia fede, tutta in adorazione, tutta abbandonata alla Tua azione creatrice.

 

O mio amato Cristo, crocifisso per amore, vorrei essere una sposa del Tuo Cuore, vorrei coprirTi di gloria, vorrei amarTi…fino a morirne! Ma sento la mia impotenza e Ti chiedo di rivestirmi di Te stesso, di immedesimare la mia anima con tutti i movimenti della Tua Anima, di sommergermi, di invadermi, di sostituirTi a me, affinché la mia vita non sia che una irradiazione della Tua vita. Vieni nella mia anima come Adoratore, come Riparatore e come Salvatore. O Verbo eterno, Parola del mio Dio, voglio passare la mia vita ad ascoltarTi, voglio farmi docilità per imparare tutto da Te. Poi attraverso tutte le notti, tutti i vuoti, tutte le impotenze, voglio fissare sempre Te e restare sotto la Tua grande luce. O mio Astro amato, incantami perché non possa più uscire dallo splendore dei Tuoi raggi.

 

O Fuoco consumatore, Spirito d’amore, scendi sopra di me, affinché si faccia della mia anima come una incarnazione del Verbo e io sia per Lui un’aggiunta di umanità nella quale Egli rinnovi tutto il Suo Mistero; e Tu, o Padre, chinaTi sulla Tua piccola creatura, coprila della Tua ombra e non guardare in lei che il Diletto nel quale hai riposto tutte le Tue compiacenze.

 

O miei Tre, mio Tutto, mia Beatitudine, Solitudine infinita, Immensità in cui mi perdo, mi consegno a Te come una preda. SeppellisciTi in me perché mi seppellisca in Te, in attesa di venire a contemplare nella Tua luce l’abisso della Tua grandezza.

21 novembre 1904

 

 

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