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Invece vorrei giocare

Invece vorrei giocare

Cairoli Laura

IO STO CON LA CHIESA

O Dio, Salvatore Crocifisso, infiammami d'amore, di fede e di coraggio per la salvezza dei fratelli
(dal libro "Preghiere con gli Angeli", ed. Shalom)
1. Riflesso della divina misericordia

E' nella luce dell'amore misericordioso di Dio che comprendiamo la creazione angelica.

Il termine "custode", infatti, è l'espressione di quella "custodia" che l'amore di Dio offre a ciascun uomo. In questo senso gli angeli sono creati per diventare portatori della misericordia di Dio, intesa come sollecitudine paterna e affettuosa del nostro Dio verso tutta la creazione e, in modo particolare, verso l'uomo, diventato ancor più bisognoso di cure dopo il peccato originale. In quanto custodi, gli angeli sono intercessori presso Dio, come ci rivela il libro di Tobia, presentando a lui in nostro favore.


Troviamo l'occasione per entrare nella straordinaria comunione di spirito con gli Angeli custodi, per essere rialzati quando inciampiamo e cadiamo, per essere consolati quando siamo tristi, per essere fortificati nel combattimento spirituale, per confidare in Gesù misericordioso.

Il Signore nel Vangelo, a proposito della conversione di un peccatore, ci dice che: "C'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte".

 


Questo ci fa pensare che i nostri Angeli custodi si danno particolarmente da fare proprio nel ministero della misericordia come via primaria di conversione.

La loro sapienza penetra, infatti, nel cuore miericordioso di Dio, di cui conoscono prima di noi e meglio di noi l'infinita misericordia; essi sono, insieme ai santi, "radicati e fondati nella carità, in grado di comprendere quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, ricolmi di tutta la pienezza di Dio".

S. Em. Card. Crescenzio Sepe
2. Messaggeri di Dio
L'esistenza degli angeli, quali spiriti, rimane sempre avvolta nell'ombra del mistero, ma è moto meno negata di quanto si potrebbe pensare  in un mondo materialista come il presente. Parlare di spiriti buoni e cattivi può ancora passare; ma se ai cattivi si dà il nome di diavolo o demonio, il che richiama l'inferno, allora le opinioni divergono maggiormente. Ad ogni modo, c'è una notevole convergenza verso l'Angelo Custode, quando ci si riferisce soprattutto ai bambini.

Dio creò il cielo, la terra e l'uomo. Il cielo sono anche gli angeli, la cui esistenza è verità di fede. Essi, come dice il nome, sono i messaggeri di Dio, i "servitori" di Dio, esseri spirituali, immortali, con carattere personale. Di essi, una parte defezionò formando così la schiera degli spiriti maligni, i demoni, nemici di Dio e degli amici di Dio.

 

Cristo è al centro del mondo angelico: lo fu nella vita mortale, lo è nella gloria.

Ma essi sono intermediari anche tra noi e Dio. Sono a servizio di Dio, ma anche a nostro servizio: "Dal suo inizio fino all'ora della morte la vita umana è circondata dalla loro protezione e dalla loro intercessione. Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita".

In una parola, essi aiutano l'uomo a fare la volontà di Dio.

S. Em. Card. Carlo Furno
3. Compagni degli uomini
 

Dopo la Vergine Maria, gli angeli sono le creature più perfette uscite dalla mente di Dio e, come esprime il loro stesso nome, sono dei messaggeri: angelo (angelus) vuol dire, infatti, "messaggero".

Sono creature più vicine a Dio. Su comando divino gli angeli intervengono nel mondo e nella vita degli uomini:

li proteggono dal male;

li sostengono nelle tentazioni;

ispirano loro buoni desideri;

li consigliano ed indirizzano ad amare Dio e gli altri uomini.


Secondo Suarez (De Angelis, VI e XIX) sono sette le funzioni dell'Angelo Custode verso di noi:

1. ci libera e ci protegge dai pericoli che minacciano il corpo e l'anima;

2. ci stimola a compiere il bene ed evitare il male;

3. allontana i demoni e le tentazioni;

4. presenta a Dio le nostre preghiere;

5. prega per noi;

6. corregge i nostri difetti;

7. al momento della morte condurrà la nostra anima in cielo, o ci visiterà in purgatorio per consolarci.



Gli angeli non sono come gli uomini! Essi apprezzano la nostra attenzione e ci ripagano con amore, perchè essi non dimenticano il bene ed il loro amore non si raffredda mai.

Impariamo a riflettere e a ricordarci di questo amore gratuito per ringraziare e consolare questi angeli gloriosi: facciamoci amici gli angeli! E' così facile avere amici così potenti!

E' importante sottolineare che la devozione nei confronti degli angeli non deve slittare nell'adorazione, la quale deve essere riservata solamente a Dio; piuttosto si deve imparare a lodare gli angeli per tutto il loro lavoro, continuamente al servizio della incolumità e salvezza eterna degli uomini.


4. Gli angeli nella vita della Chiesa
 
 

L'esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una VERITA' DI FEDE. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l'unanimità della tradizione.

 

In tutto il loro essere gli angeli sono servitori e messaggeri di Dio. Per il fatto che "vedono la faccia del Padre...che è nei cieli" (Mt 18,10), essi sono potenti esecutori dei suoi comandi, pronti alla voce della sua parola" (Sal 103,20).

 

In quanto creature puramente spirituali, essi hanno intelligenza e volontà: sono creature personali e immortali. Superano in perfezione tutte le creature visibili. Lo testimonia il fulgore della loro gloria.

 
 
 
 

Cristo è il centro del mondo angelico. Essi sono "i suoi angeli". Sono suoi perchè creati per mezzo di Lui e in vista di Lui. Sono suoi ancor più perchè li ha fatti messaggeri del suo disegno di salvezza.

 

Essi, fin dalla creazione e lungo tutta la storia della salvezza, annunciano da lontano o da vicino questa salvezza e servono la realizzazione del disegno salvifico di Dio. Dall'infanzia fino all'ra della morte la vita umana è circondata dalla loro protezione e dalla loro intercessione. "Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita".

 

Fin da quaggiù, la vita cristiana partecipa, nella fede, alla beata comunità degli angeli e degli uomini, uniti in Dio.

 
 
 
 

LA CADUTA DEGLI ANGELI. Dietro la scelta disobbediente dei nostri progenitori c'è una voce seduttirce che si oppone a Dio, la quale, per invidia, li fa cadere nella morte. La Scrittura e la tradizione della Chiesa vedono in questo essere un angelo caduto, chiamato satana o diavolo. La Chiesa insegna che all'inizio era buono, creato da Dio. "Il diavolo infatti, e gli altri deomini sono stati creati da Dio naturalmente buoni, ma da se stessi si sono trasformati in malvagi".

La Scrittura parla di un peccato di questi angeli. Tale "caduta" consiste nell'avere, questi spiriti creati con libera scelta, radicalmente ed inequivocabilmente rifiutato Dio e il suo regno. A far sì che il peccato degli angeli non possa essere perdonato è il carattere irrevocabile della loro scelta, e non un difetto dell'infinita misericordia divina. La potenzaa di satana, però, non è infinita. Egli non è che  una creatura, potente per il fatto di essere puro spirito, ma pur sempre una creatura: non può impedire l'edificazione del regno di Dio. Sebbene agisca nel mondo per odio contro Dio e il suo regno in Cirsto Gesù, e sebbene la sua azione causi gravi danni, di natura spirituale e indirettamente anche di natura fisica, per ogni uomo e per ogni società, questa azione è permessa dalla divina provvidenza, la quale guida la storia dell'uomo e del mondo con forza e dolcezza. La permissione dell'attività diabolica è una grande mistro, ma "noi sperimentiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio" (Rm 8,28).